111Giu 17, 2011
Di seguito un mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 17 Giugno (qui si puoi scaricare il pdf). Per maggiori informazioni sull'iter legislativo, sul progetto e sugli emendamenti che ho presentato in materia rinvio al relativo dossier).
Il 15 giugno la Camera dei Deputati ha evitato di votare sul progetto di legge costituzionale proposto dall’IdV per l’abolizione delle Province. Un argomento di cui si parla da anni, oggetto di una delle promesse elettorali più roboanti dell’attuale premier, di una campagna d’opinione dell’Udc, in sintonia con le posizioni di Confindustria ed altre forze sociali. Anni durante i quali le Province sono cresciute per numero, risorse impiegate e funzioni. Tutti i gruppi contrari all’abolizione, compreso quello cui appartengo, si sono impegnati a trovare modifiche costituzionali mirate a “razionalizzare” le Province. Scelta assai ragionevole, che viene tuttavia presa per la seconda volta. Il 18 gennaio fu già richiesto il ritorno in Commissione del progetto IdV con la stessa promessa. Poi, durante quattro mesi non proprio stressanti per l’attività parlamentare, la disponibilità a lavorare allo snellimento si è liquefatta.
112Giu 14, 2011
BAOBAB speciale referendum, affronterà dalle ore 15.00 alle ore 18.00 il tema referendario con i seguenti ospiti, intervistati da Francesco Graziani: Stefano Folli – editorialista de Il Sole 24 Ore Carla Manzocchi – inviata gr dal Viminale Mario Segni – politico e docente universitario Paolo Armaroli – politologo, ordinario di diritto pubblico comparato all’università di […]
113Mag 21, 2011
Gli ottimi risultati delle amministrative hanno certificato che la mente politica dell’elettorato italiano rimane bipolare e che le fantasiose alchimie coalizionali inanellate a partire da giugno del 2010 (dalla grande coalizione di stile tedesco all’alleanza del Pd con il terzo polo) vanno sepolte in cantina. Ritornerà quindi a breve in evidenza il problema, che noi noiosi bipolaristi, rimasti fermi durante gli ultimi inutili giri di valzer, proviamo a segnalare da qualche tempo: come rendere il bipolarismo civile, non soggiogato dalle posizioni più estreme e alla fine meno disponibili a lavorare per le riforme di cui il Paese ha veramente bisogno. Che è poi il contenuto del messaggio chiaro e forte lanciato dagli elettori domenica scorsa. Subito dopo i ballottaggi, converrà che sia il centrodestra che il centrosinistra cominicino a interrogarsi su quale sia la terapia giusta. Per il momento possiamo prendere atto che dalla Gran Bretagna arriva il segnale che quella considerata con crescente entusiasmo da un qualificato nucleo di esperti non regge.
114Feb 6, 2011
25 gennaio 2011 (La Stampa) – Intervista a Salvatore Vassallo di Francesca Schianchi: Vassallo: è finita l'epoca dei candidati imposti dall'alto. (qui il Pdf della pagina). Mi sembra finita l'epoca dei candidati decisi da un gruppo dirigente capace di imporli». Salvatore Vassallo, deputato veltroniano, il politologo che scrisse lo Statuto del Pd con le sue primarie, commenta soddisfatto il […]
115Feb 6, 2011
Mercoledì, 2 Febbraio 2011 (Corriere di Bologna) – Salvatore Vassallo, Il pasticcio Palazzo Pizzardi, gli spazi che mancano e le chances della telematica. Dall'inaugurazione dell’anno giudiziario vengono diversi dati preoccupanti su cui la nostra città deve riflettere. Una giustizia che arranca impedisce alle categorie deboli di far valere i propri diritti e genera danni irreparabili per […]