La Commissione Brunetta (2)
Il 29 novembre 2009 è stata nominata per la prima volta la Civit. Personalmente mi astenni già allora, in difformità dal gruppo PD, perché avevo dubbi sulla composizione proposta. Successivamente uno dei componenti, quello a mio avviso più qualificato, il dott. Pietro Micheli, si è dimesso rendendo palese che i difetti già prevedibili si stavano verificando. Le funzioni di sostegno all'innovazione organizzativa e valutazione delle amministrazioni pubbliche venivano disattese. Al contempo erano venute alla luce pratiche a dir poco imbarazzanti nella gestione della Commissione, come l'affidamento di una consulenza da 50.000 euro ad un avvocato privo di particolari requisiti ma fiduciario dell'On. Ministro Gianfranco Rotondi. Sono poi emersi ulteriori pesanti dubbi sulla indipendenza e credibilità del Presidente, dott. Antonio Martone, a seguito del suo coinvolgimento nelle riunioni della cosiddetta Loggia P3. Una materia su cui vertono sia una.mia interrogazione del 3 febbraio 2011, sia intererrogazioni ed atti parlamentari presentati alla Camera ed al Senato da altri esponenti del gruppo PD. Questa volta non mi sono astenuto sui due nomi proposti dal Governo (su indicazione del Partito Democratico) per riserve sui relativi curricula. Ma perché credo sarebbe più coerente, piuttosto che "incassare" le due nomine "in quota PD", cogliere l'occasione del rinnovo dei suoi componenti per chiedere chiarezza sulle attività sino ad ora svolte dalla CIVIT e le dimissioni del Presidente Martone.