Il PD per la Scuola pubblica
(DIRE) 31/05/2010 | Oggi.Giornata PD in difesa della scuola, i parlamentari di Bologna on. Gianluca Benamati, on. Salvatore Vassallo e on. Sandra Zampa hanno incontrato alcuni dirigenti dei plessi scolastici situati fra Bologna e il territorio provinciale per un confronto sulla situazione della scuola pubblica, in relazione alla riforma Gelmini e ai tagli effettuati dal Governo. Dagli incontri, soprattutto nella scuola dell'infanzia e primaria, sono emersi forti elementi di criticità per l'organizzazione della didattica e la gestione degli istituti scolastici della provincia rispetto ai quali i parlamentari democratici continueranno la loro azione di opposizione parlamentare e di sostegno alle iniziative di mobilitazione che saranno organizzate.
"Nella scuola primaria il modello impostato su un preciso progetto didattico e pedagogico va scomparendo in favore di una scuola che risponde alle esigenze dei tagli e delle leggi di bilancio dello Stato. Spariscono le compresenze del tempo pieno e con esse anche la progettualità che quel modello prevede: impossibile lavorare per piccoli gruppi, poche le uscite didattiche, difficile organizzare il sostegno agli allievi in difficoltà, nessuna possibilità di seguire le eccellenze. Ventisette ore di didattica frontale con l'insegnante unico sono del tutto insufficienti per la formazione degli allievi. Non va meglio nella scuola dell'infanzia dove si organizzano classi anche di 28 bambini, di età fra i tre e i cinque anni, con una sola insegnante impegnata soprattutto a vigilare sulla sicurezza dei piccoli. Spiace dover guardare come ad una eccezione che non troverà seguito modelli di scuola media che sul nostro territorio si sono organizzati con un orario corrispondente alle esigenze dell'età adolescenziale e che rispondono ai bisogni dei ragazzi extracomunitari. Entrata alle 8 e uscita alle 16, laboratori gratuiti durante l'estate, accoglienza alle comunità di appartenenza e attività di sostegno per i più grandi che si accingono ad iscriversi agli istituti superiori. Questa scuola che ha segnato profondamente il tessuto sociale della nostra Regione è in via di estinzione".