I disagi sulla E 45
La E 45, arteria di collegamento strategico tra centro, nord-est ed Europa, è uno dei tanti cantieri permanenti che attraversano la nostra penisola. Con l''interpellanza urgente che segue, abbiamo chiesto al Ministro di sapere quali siano le ditte responsabili di tali disagi, i tempi previsti, se vi siano ritardi e in tal caso quali provvedimenti siano stati o saranno assunti.
I sottoscrittori chiedono di interpellare il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Premesso che:
lungo la tratta Verghereto-Cesena, in particolare, la situazione è drammatica: buche, interruzioni e lavori straordinari sui viadotti per la sostituzione di travi d’impalcato, riducono sensibilmente il livello di servizio della strada, minano la sicurezza degli utenti e aumentano notevolmente i tempi di percorrenza;
alla manutenzione straordinaria, di lungo corso, si sono sommati negli ultimi 4/5 anni, lavori di manutenzione ordinaria –come ad esempio la sostituzione di guardrail- per tratte molto estese come quella da Verghereto a Cesena-Borello;
su questa tratta, in particolare, la presenza di maestranze e mezzi di opera è pressoché nulla;
gli utenti sono costretti a chilometri di coda, di senso unico alternato, di percorrenze su un’unica corsia di marcia e, spesso, a deviazioni sulla vecchia strada statale: in taluni casi possiamo parlare di deviazioni oramai permanenti come quella all’altezza di Verghereto!;
sarebbe superfluo, se non fosse necessario, dover ricordare che
è proprio lo sviluppo delle relazioni commerciali tra il nostro Paese e l’Est Europa ad aver trasformato negli ultimi due decenni l’E45 in un’arteria fondamentale che attrae molti mezzi pesanti che prima percorrevano
tale incremento straordinario dei traffici e la loro accresciuta intensità hanno aggravato la funzionalità e la sicurezza della strada che diminuiscono ulteriormente in occasione di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria della stessa;
per sapere,
quali e quanti siano i cantieri aperti nella tratta Verghereto–Cesena, quanti chilometri di strada essi impegnano, nonché quante siano le ditte affidatarie dei lavori e i tempi previsti di inizio e di fine per ogni cantiere aperto;
quante maestranze e quanti mezzi sono impiegati per ogni cantiere e se esiste un piano coordinato di gestione degli stessi;
se nei piani di cantiere, e/o nel piano coordinato di gestione dei cantieri, esistano misure atte a mitigare gli effetti negativi sull’utenza: sicurezza e code innanzitutto;
se siano altresì previsti dalle imprese affidatarie turni di lavorazione continuativi nelle 24 ore al fine di ridurre i tempi delle lavorazioni e, quindi, contenere in tempi stretti i disagi ed i rischi per l’utenza durante i lavori;
in ultimo se esistono ritardi contrattuali nella esecuzione dei lavori e, in particolare, si chiede di sapere quali provvedimenti siano stati assunti o siano previsti da parte del gestore (ANAS Bologna) per contenere e ridurre al minimo i disagi di cui in premessa.
(2-00142)
Leggi la risposta del Sottosegretario Bartolomeo Giachino e la replica del primo presentatore, l' Onorevole Walter Verini.