Neo-ricercatori
(DIRE) Roma, 15 set. – "La risposta che il Sottosegretario all' Istruzione ha fornito oggi alla mia interpellanza urgente contiene una conferma ed una novita' per il mondo dei ricercatori", afferma Salvatore Vassallo, deputato del Pd.
In primo luogo, spiega, "la risposta del Ministero conferma il nulla osta all'adeguamento stipendiale dei ricercatori e dei professori confermati". Prima dell'estate, infatti, Vassallo aveva gia' presentato un' interpellanza urgente al Ministero dell'Istruzione in merito alla situazione dei ricercatori e professori universitari confermati negli anni 2010-2013 e all'applicabilita' per tale categoria del blocco stipendiale previsto per il pubblico impiego. Il Ministero aveva risposto affermando che nulla osta all'adeguamento stipendiale; a tale chiarimento erano seguite le delibere di alcuni atenei, quali il Politecnico di Milano e la Iuav di Venezia che riconoscevano gli adeguamenti stipendiali.
Tuttavia altre universita', come quella di Bologna, avevano mantenuto una posizione cautelativa, in attesa che anche il ministero dell'Economia si esprimesse.
Di qui la presentazione di una nuova interpellanza urgente, questa volta rivolta anche al Ministero dell' Economia. "Dopo la risposta fornita oggi, residui timori da parte delle Universita' non hanno ragion d'essere", commenta Vassallo; "mi auguro dunque che anche gli atenei che aspettavano un'ulteriore conferma da parte del Ministero dell'Economia, come quello di Bologna, procedano al piu' presto all'adeguamento stipendiale per i ricercatori non confermati".
Il Ministero ha inoltre annunciato significative novita' per un altro aspetto, quello dei ricercatori neo-assunti, che in base ad una applicazione "cieca" del blocco perderebbero al secondo anno piu' del 20% del loro stipendio. Il blocco avrebbe per loro, che sono tra i peggio pagati, un peso dieci volte maggiore rispetto a tutte le altre categorie universitarie e del pubblico impiego.
Il Ministero si e' impegnato ad emanare quanto prima un decreto legislativo in attuazione della delega prevista dalla legge di riforma del sistema universitario (l. 240/2010, articolo 5) che prevede proprio la revisione del trattamento economico dei ricercatori non confermati a tempo indeterminato nel primo anno di attivita'.
"Il Governo ha dato ad intendere che l'entrata in vigore del decreto avra' effetto retroattivo, e dunque sanera' la situazione dei ricercatori che saranno nel frattempo incappati nel blocco", ha affermatoVassallo. "Continuero' comunque a seguire da vicino la questione e a sollecitare per quanto mi e' possibile il Governo ad emanare il decreto in tempi brevi, cosi' da porre rimedio a una situazione, quella dei ricercatori neo-assunti, palesemente iniqua".