Primarie nel PD. I testi approvati
PRIMARIE DI COALIZIONE – TESTO ORIGINARIAMENTE PROPOSTO DAL COMITATO
3. Nelle primarie di coalizione, l’assemblea del PD del livello territoriale corrispondente, approva a maggioranza la candidatura sostenuta dal PD. Gli iscritti al PD possono avanzare e sostenere una diversa candidatura, qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti della medesima Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
PRIMARIE DI COALIZIONE – TESTO APPROVATO OGGI, CHE RIPRISTINA LO STATUTO VIGENTE
4. Nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
Nel testo originariamente proposto dal Comitato, il PD partecipa alle primarie di coalizione con un proprio candidato ufficiale. Gli iscritti devono essere "autorizzati" anche per "sostenere" un candidato diverso. Nel testo approvato, che ripristina la formulazione vigente, non c'è candidato ufficiale. Dirigenti ed iscritti sono liberi di sostenere chi preferiscono.
LA REGOLA E L'ECCEZIONE – TESTO ORIGINARIAMENTE PROPOSTO DAL COMITATO
4. Qualora non si svolgessero primarie di coalizione, la decisione di ricorrere a primarie di partito, oppure di utilizzare un diverso metodo per la scelta dei candidati comuni concordato con le altre forze alleate, deve essere approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente.
LA REGOLA E L'ECCEZIONE – TESTO APPROVATO OGGI, CHE RIPRISTINA LO STATUTO VIGENTE
4. Qualora non si svolgano primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, non sia stata approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente.
Nel testo originariamente proposto dal Comitato, per fare le primarie di partito era richiesta la maggioranza qualificata dei tre quinti. Nel testo approvato, che ripristina la formulazione vigente, la maggioranza qualificata dei tre quinti è necessaria per evitarle. Le primarie tornano ad essere la regola.
Tra il prima e il dopo c'è una bella differenza, ma per la verità brezneviana della segreteria Bersani il primo testo non è mai esistito: chi non ci credesse può dare un'occhiata a questa pagina del sito del PD.