Non bastano le foglie di fico
Di seguito (cliccando su.leggi tutto) le posizioni che ho preso negli ultimi giorni, con interventi in Commissione Affari Costituzioni e dichiarazioni alle agenzie di stampa, riguardo a possibili provvedimenti legislativi sui bilanci dei partiti. Riporto anche una dichiarazione del capogruppo PD della Commissione Affari Costituzionali, il quale ha sentito il bisogno di rimarcare quanto avevo io stesso sottolineato, e cioè che si tratta di "posizioni personali", il cui contenuto l'On. Bressa attribuisce alla mia "solitudine". Da allora mi chiedo se sono proprio il solo, fuori e dentro il PD, a pensarla così.
Posso comunque garantire che non sono posizioni estemporanee né solipsistiche. Sono frutto di anni di studio sui partiti e sulla disciplina giuridica che oggi li regola in Italia, svolte nel confronto con ricercatori, amministratori, militanti, cittadini (vedi il relativo dossier). Del contenuto dell'accordo raggiunto tra PD, PdL e Terzo polo l'11 aprile (qui il testo), ho discusso, prima di intervenire, con diversi colleghi, compreso il testoriere del PD, Antonio Misiani, che ha partecipato a tutti gli incontri in cui è stato elaborato, oltre che con esperti e operatori della contabilità pubblica. Nel frattempo, il dubbio che avevo posto riguardo alla ammissibilità di un emendandamento sui bilanci dei partiti al Decreto sulle semplificazioni fiscali è stato confermato dal Presidente della Camera. Mentre l'ipotesi di una "pseudo-authority-foglia-di-fico" è stata bocciata dalle stesse alte figure istituzionali che avrebbero dovuto farne parte. Mi pare evidente che senza incidere sulla radice del male – l'oscena legge sui cosiddetti "rimborsi elettorali", nata da un patto scellerato tra i tesorieri di tutti i partiti, e approvata in un lampo nel 1999 – sarà difficile voltare davvero pagina. Ho formulato una proposta al riguardo in un articolo pubblicato da l'Unità il 15 aprile. Sull'argomento segnalo anche gli ordini del giorno approvati dalla Direzione provinciale del PD di Bologna il 16 aprile che si muovono nella stessa linea.
(AGENPARL) – ROMA, 19 APR – "Le osservazioni del Presidente Lupo combaciano con alcuni dei rilievi dell'ufficio studi della Camera e, in larga misura, con quanto diversi tra noi avevano già notato nei giorni scorsi. Argomenti che personalmente ho ricapitolato in forma compiuta nel mio intervento di oggi in Commissione". Ha affermato oggi l' Onorevole Salvatore Vassallo (PD). "La soluzione proposta nel progetto Alfano ed altri riguardo all'organismo che dovrebbe esercitare il controllo sui bilanci dei partiti è radicalmente sbagliata ed impraticabile. Questa soluzione è stata concepita al solo scopo di evitare di attribuire il controllo all'unico organo che nel nostro ordinamento ha titolo per esercitarlo, ovvero la Corte dei Conti – ovviamente nelle sue sezioni di controllo e non in quelle giurisdizionali", continua Vassallo. "È necessario semmai prevedere, per la costituzione della sezione di controllo della Corte chiamata ad esaminare i bilanci dei partiti, criteri il più possibile impersonali e distanti dalla politica, quali la selezione attraverso il sorteggio, come si decise peraltro con la legge n. 515 del 1993 sui rendiconti delle spese elettorali". "Mi pare d'altro canto politicamente inspiegabil e che si consideri questa materia parte dell'accordo di maggioranza. Non è materia attinente all'indirizzo politico del Governo Monti, che il PD sostiene in modo convergente ma con motivazioni distinte rispetto ad altri partiti, con i quali non esiste e non è mai stato stipulato un accordo politico di coalizione. Tanto meno riguardo a materie che attengono la trasparenza e la correttezza dell'uso dei soldi nella vita politica" – ha concluso Vassallo.
(ANSA) – ROMA, 19 APR – ''Disciplinare le primarie per legge non comporta e non deve comportare ulteriori rimborsi pubblici ai partiti. La proposta del Pd implica, al contrario, una loro decurtazione'': cosi' Salvatore Vassallo (PD) che aggiunge: ''Le notizie di stampa e le note di agenzie circolate al riguardo si basano su un clamoroso equivoco. Laddove la cosiddetta bozza di lavoro Orsini, riprendendo una proposta del PD, prevede che alle primarie ''si applica la legislazione vigente sulla propaganda politica e sulle spese elettorali'', e che ''le spese dei candidati alle elezioni primarie non possono superare un quinto delle spese previste per la partecipazione alle elezioni stesse'', ci si riferisce senza alcuna ombra di dubbio alla legislazione riguardante la rendicontazione e i tetti di spesa per le campagne elettorali, a prescindere da qualsiasi rimborso, che in questo caso non e' assolutamente previsto. La proposta Bersani ed altri, cosi' come la proposta Veltroni ed altri, di cui sono firmatario, prevedono al contrario per i partiti che non decidano di affidare agli elettori la scelta dei candidati attraverso le primarie, una decurtazione rilevante dei contributi pubblici, a qualsiasi titolo erogati, con risparmi per le casse dello stato che andrebbero a riduzione del debito pubblico''. (ANSA).
(DIRE) ROMA, 19 APR. – Il deputato del Pd Salvatore Vassallo presentera' emendamenti per la correzione del testo 'Abc' sulla trasparenza dei partiti dopo la 'bocciatura' da parte dei tecnici della Camera. Vassallo invita il Pd a non proseguire sulla strada di un accordo con Pdl e Udc, "soprattutto quando si pongono dei veti inaccettabili su chi debba esercitare i controlli sui partiti". Per il costituzionalista, "e' necessario un testo diverso. Io credo che l'unica cosa compatibile con il nostro ordinamento- spiega- sia di affidare il controllo alla Corte dei Conti, e non al presidente della Corte dei Conti. Certamente la soluzione dei tre 'superpresidenti' non sta in piedi". Vassallo osserva che il Pd deve ricercare un'intesa politica, ma non puo' legarsi mani e piedi a un accordo con Pdl e Udc sulla base del fatto che queste sono le forze con cui si sostiene il governo. "L'intesa politica di maggioranza riguarda il sostegno al governo- dice Vassallo- non materie come queste. Se poi uno dei partiti, come fa il Pdl, pone veti sul controllo da parte della Corte dei Conti, noi non possiamo accettarlo".
(ANSA) – ROMA, 13 APR – ''Cosa si puo' approvare di veramente urgente oggi che non possa essere approvato tra tre mesi?''. A chiederlo e' il deputato del Pd Salvatore Vassallo che esprime cosi' la sua critica all'intesa raggiunta due giorni fa tra i tecnici della maggioranza a proposito del controllo dei bilanci dei partiti. E alla loro richiesta di un esame in sede legislativa della proposta di legge firmata da 'ABC' che contiene le misure individuate dagli 'sherpa'. ''La sede legislativa – osserva – avrebbe senso solo se servisse a realizzare obiettivi tangibili e immediati, che non potrebbero essere altrimenti raggiunti qualora si attendesse l'esame e l'approvazione di una disciplina organica dei partiti, in attuazione dell'articolo 49, inclusiva di una riforma dei cosiddetti 'rimborsi elettorali', che i partiti e il Parlamento sono impegnati a portare in aula alla Camera entro maggio''. ''C'e' in effetti un obiettivo che puo' essere raggiunto oggi con una legge stralcio – afferma – posporre la liquidazione della tranche di luglio dei cosiddetti rimborsi condizionandola all'adozione, anche per il 2011, di un regime piu' penetrante di controllo sui bilanci dei partiti e di sanzioni effettive per le gestioni scorrette''. ''E' chiaro – osserva – che, fino a quando non verra' modificata la scandalosa legge n. 157 del 1999, frutto di un colpo di mano dei tesorieri di tutti i partiti, non ci potra' essere un controllo sulle finalita' della spesa e dovremo convivere con l'ipocrisia del 'rimborso' delle spese elettorali'. Nel frattempo il minimo che si possa chiedere e' un controllo sulla ''veridicita''' dei bilanci. Una premessa indispensabile anche per riforme future''. ''L'organo controllante deve avere pero' effettivi gradi di separazione dalla politica. I suoi componenti potrebbero essere ad esempio scelti a sorte, con obbligo di turnazione biennale, tra i giudici contabili, come gia' previsto dall'articolo 13 della legge 515 del 1993 per il controllo delle spese elettorali. Tale collegio non dovrebbe tuttavia limitarsi a 'leggere i bilanci' e l'allegata documentazione, ma dovrebbe verificare la corrispondenza tra la documentazione e le prestazioni sottostanti''. ''In caso di accertate falsita' – conclude – il medesimo collegio dovrebbe poter irrogare sanzioni sotto forma di consistenti decurtazioni del cosiddetto 'rimborso''. (ANSA)
(ANSA) – ROMA, 12 APR – ''Le dichiarazioni dell'on. Salvatore VASSALLO relativamente alla commissione di controllo sui bilanci dei partiti sono fatte a titolo personale. E, si sa, la solitudine non sempre aiuta la formazione di un pensiero compiuto''. Lo dichiara Gianclaudio Bressa, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 12 APR – ''La soluzione emersa dalla riunione dei capigruppo Pd, PdL e Terzo Polo riguardo alla trasparenza dei bilanci dei partiti costituisce solo un piccolo passo avanti rispetto alla situazione attuale''. Lo dice l'esponente del Pd Salvatore Vassallo. ''E' positivo -spiega- che si preveda la loro certificazione da parte di societa' di revisione indipendenti. E' invece assai discutibile che una non meglio specificata attivita' di controllo sia affidata ad un organismo sui generis e che le eventuali sanzioni siano messe, come gia' oggi dovrebbe essere, nelle mani di quegli stessi Presidenti delle Camere che fino ad oggi non hanno vigilato''. ''Due dei componenti della pseudo-authority (il presidente della Corte dei Conti e il Presidente del Consiglio di Stato) sono nominati in ultima istanza dal Governo; i due presidenti delle Camere sono diretta espressione, e in vari casi leader politici di primissimo piano, degli stessi partiti che dovrebbero sanzionare. Si rinvia invece una riforma della normativa sui cosiddetti rimborsi elettorali. Sarebbe ancora accettabile se questa materia diventasse effettivamente e a breve parte di una legge organica di attuazione dell'articolo 49. Sarebbe indecente se fosse un modo per rinviare tale ineludibile intervento legislativo ad libitum. Nel frattempo, il Presidente della Corte dei Conti, verrebbe chiamato a certificare la bonta' di bilanci gia' ripetutamente censurati dalla stessa Corte nelle sue relazioni annuali (cito testualmente) per la mancanza di correlazione fra l'entita' delle spese sostenute e l'entita' dei contributi spettanti agli aventi diritto''. (ANSA).
(DIRE) Roma, 12 apr. (1) – "Come ho dichiarato oggi in Commissione Affari Costituzionali, la soluzione emersa dalla riunione dei capigruppo PD, Pdl e Terzo polo riguardo alla trasparenza dei bilanci dei partiti costituisce solo un piccolo passo avanti rispetto alla situazione attuale. E' positivo che si preveda la loro certificazione da parte di societa' di revisione indipendenti. E' invece assai discutibile che una non meglio specificata attivita' di controllo sia affidata ad un organismo 'sui generis' e che le eventuali sanzioni siano messe, come gia' oggi dovrebbe essere, nelle mani di quegli stessi Presidenti delle Camere che fino ad oggi non hanno vigilato". Lo dice Salvatore Vassallo, deputato del Pd. "Due dei componenti della pseudo-authority (il presidente della Corte dei Conti e il Presidente del Consiglio di Stato) sono nominati in ultima istanza dal Governo; i due presidenti delle Camere sono diretta espressione, e in vari casi leader politici di primissimo piano, degli stessi partiti che dovrebbero sanzionare. Si rinvia invece una riforma della normativa sui cosiddetti 'rimborsi elettorali'. Sarebbe ancora accettabile se questa materia diventasse effettivamente e a breve parte di una legge organica di attuazione dell'articolo 49. Sarebbe indecente- diceVassallo- se fosse un modo per rinviare tale ineludibile intervento legislativo ad libitum. Nel frattempo, il Presidente della Corte dei Conti, verrebbe chiamato a certificare la bonta' di bilanci gia' ripetutamente censurati dalla stessa Corte nelle sue relazioni annuali per 'la mancanza di correlazione fra l'entita' delle spese sostenute e l'entita' dei contributi spettanti agli aventi diritto'".
(DIRE) Roma, 12 apr. (2) – Salvatore Vassallo (Pd), oltre ai dubbi sull'inammisiibilita' di un emendamento al decreto fiscale che contenga norme sulla trasparenza dei bilanci dei partiti, critica nel merito la scelta messa a punto dai tecnici di Pdl, Pd, Terzo Polo. "Questo controllo -spiega- non si capisce in cosa dovrebbe consistere. Non era specificato nel breve comunicato diffuso ieri. Tra l'altro, la simil-Autorita' sara' presieduta da tre personalita' che, tra le molteplici cose che hanno da fare, non avrebbe tempo per svolgere anche quel compito". E poi, continua, "due di quei tre, ossia i presidenti della Corte dei conti e del Consiglio di Stato, sono nominati dal governo il che inquina ulteriormente il ruolo di massimi garanti della giurisdizione amministrativa". Quanto alle sanzioni per i partiti che non rispettano le norme di trasparenza, continua il deputato Pd, "sono comminate dai presidenti di Camera e Senato che nei fatti ormai sono espressione delle forze politiche. Prendiamo il caso di Fini che e' anche leader di un partito: chi garantisce che, in questi casi, un presidente sia obiettivo nel valutare sanzioni ai suoi?". Terza critica di Vassallo: "Se non revisioniamo al tempo stesso la legge che conferisce le risorse, il presidente della Corte dei conti si trova a certificare bilanci mentre nelle relazioni annuali al parlamento della Corte sono sempre state sottolineate incongruenze tra le finalita' dichiarate dalla legge sui rimborsi elettorali e le finalita' effettive, ossia vere e proprie forme di finanziamento pubblico. Se si mette tutta questa enfasi sulla trasparenza non si puo' tollerare questa ipocrisia". Quanto alla questione dell'assenza del relatore Orsini, aggiunge: "Abbiamo garbatamente chiesto a Bruno di garantire il funzionamento dei lavori visto che sono mesi che non andiamo avanti". Anche l'Udc, riferisce Mauro Libe', ha chiesto la sostituzione del relatore. "Prima ravvedevamo in questa assenza un tentativo di rallentare l'iter sulla riforma dell'articolo 49 ma ora- aggiunge- alla luce della condivisione dei partiti sulla necessita' di fare la legge, non si capisce il motivo dell'assenza". Quanto ai dubbi di ammissibilita' dell'emendamento sulle norme sui bilanci dei partiti al decreto fiscale, per incompatibilita' con la materia, l'esponente centrista osserva: "Non dovrebbe esserci, si tratta di risorse dello Stato".
(ANSA) – ROMA, 11 APR – ''Come e' stato giustamente ribadito nei giorni scorsi, con la Segreteria Veltroni il Pd ha affidato, per primo in Italia, il controllo dei bilanci a una societa' di revisione esterna, stabilendolo nel suo Statuto. Una pratica che ora va fissata per legge, come propone il.progetto del Pd a firma Bersani, Misiani, Castagnetti, Vassallo depositato alla Camera'', ha affermato il deputato Pd Salvatore Vassallo Professore ordinario di scienza politica nell'Universita' di Bologna. ''Tale pratica va accompagnata dal controllo della Corte dei Conti. La Commissione Affari Costituzionali discute da mesi di questo argomento ed e' gia' fissato nel calendario dei lavori d'aula che la Camera voti sulla materia a maggio. Non esiste una corsia piu' veloce per legiferare. Non si vede quindi perche' si dovrebbe ricorrere ad una riduttiva legge stralcio i cui effetti sarebbero comunque rinviati alla prossima legislatura'', continua Vassallo. ''Se poi la proposta di legge stralcio toccasse solo le modalita' di rendicontazione e non anche il sistema dei cosiddetti 'rimborsi' si compirebbe un ulteriore scempio legislativo. L'attuale ipocrisia, nata dal patto scellerato tra i tesorieri del 1999, verrebbe ulteriormente amplificata. La Corte dei Conti verrebbe chiamata a certificare spese palesemente in contrasto con la finalita' della legge. Chiunque capisce che non c'e' bisogno di una leggina segnaletica, ma di una compiuta disciplina in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione che includa una profonda revisione e una drastica riduzione dei contributi pubblici''. (ANSA).