Nessun candidato ufficiale
Corriere della Sera (22/01/2010 – intervista di Alessandro Trocino) | «Il Pd non ha un candidato ufficiale in Puglia». E Francesco Boccia? «È un esponente del Pd candidato alle primarie di coalizione, non il candidato del Pd. Non è obbligatorio votarlo». Salvatore Vassallo, deputato e autore dello Statuto, non ci sta alla chiamata alle armi contro Nichi Vendola. Perché? «Non è una questione da legulei. Riguarda scelte di fondo assunte dal Pd al momento della sua costituzione. Per quel tipo di candidatura abbiamo deciso di trasferire la sovranità agli elettori».
«Per il Pd sono anche un’esigenza politica: se si fossero fatte ovunque due mesi fa, come promesso, ci saremmo risparmiati due mesi di marasma. Bersani, poi, promise che non avrebbe messo in crisi questo modello e rimbrottò chi, come me, aveva dubbi. Dire che le primarie si fanno solo a certe condizioni, significa svuotarle. Se si fanno solo quando l’esito è scontato, che senso hanno?».
La politica ha esigenze che la rigidità delle norme non conosce.
In Puglia Boccia e D’Alema pretendono di avere un Pd compatto.
E se alla fine Boccia perdesse, non sarebbe una sconfitta per il Pd?
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