Se vince il Sì riforma possibile
AGI – ANSA – ADNK – ASCA | “Prima o poi i nodi arrivano o tornano al pettine. Un risultato positivo del referendum sul sistema elettorale costringera’ tutti i partiti a prenderne atto e sostituire il ‘porcellum'”.
“A dimostrazione della bonta’ dell’iniziativa referendaria, la sola eventualita’ che questo accada ha rimesso in moto la discussione – sottolinea Vassallo – se ciascuno prendera’ atto di non poter ottenere esattamente cio’ che piu’ gli conviene, diventera’ chiaro che non e’ impossibile trovare una soluzione al tempo stesso efficace e accettabile per quasi tutti i partiti oggi presenti in Parlamento. A dire la verita’ – prosegue – una tale soluzione e’ stata gia’ proposta in passato: un sistema che si ispiri al modello spagnolo, che preveda quindi l’assegnazione dei seggi distintamente circoscrizione per circoscrizione e non sulla base del totale dei voti ottenuti al livello nazionale, che incoraggi la formazione e il consolidamento di due grandi partiti tra loro antagonisti capaci di strutturare la dinamica bipolare e favorire la governabilita’, che rappresenti in maniera perfettamente proporzionale i partiti con un largo consenso in specifiche aree del territorio, senza penalizzare troppo gli altri, purche’ superino almeno in alcune circoscrizioni il 5-6 per cento. Un sistema pero’ – dice l’esponente del Pd – che, al contrario dello spagnolo, non abbia le liste bloccate, oggi intollerabili per i cittadini italiani, ma i collegi uninominali, come nel sistema tedesco o, meglio, in quello usato in Italia per l’elezione del Senato tra il 1994 e il 2001”.
“Personalmente – conclude – continuero’ a sostenere nelle sedi politiche e parlamentari questo approccio confidando nella forza delle sue buone ragioni”.