Ustica: per chi parla Giovanardi?
il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Giovanardi, ha tenuto, in data 22 novembre 2010, una conferenza-stampa presso la prefettura di Bologna sulle cause della strage del DC 9 Itavia sui cieli di Ustica il 27 giugno 1980;
dopo la conferenza stampa si è svolta una visita al Museo della memoria, dove l'onorevole Aurelio Misiti, che è stato membro della Commissione tecnica che aveva indicato la causa della strage in una bomba esplosa all'interno dell'aereo, ha illustrato le conclusioni cui era pervenuta la medesima commissione;
tale commissione fu sostituita da altri esperti poiché le sue conclusioni, oggetto di divergenze tra i componenti, vennero ritenute non utilizzabili dai magistrati che indagavano;
nella sentenza ordinanza del giudice Rosario Priore del 1999, mai smentita nel successivo iter giudiziario della vicenda, è scritto che: «L'incidente al DC 9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC 9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un'azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto»;
la successiva assoluzione dei generali dell'Aeronautica dall'accusa di alto tradimento in relazione ai depistaggi delle indagini sulla strage non ha messo in discussione le conclusioni cui era pervenuto il giudice Rosario Priore;
in seguito a quella sentenza il Governo italiano ha presentato rogatorie internazionali nei confronti della Libia, della Francia, della Germania, del Belgio e degli Stati Uniti;
la procura di Roma ha aperto una nuova indagine, successivamente alle dichiarazioni del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga del 2007 che confermavano la sentenza ordinanza del giudice Rosario Priore;
la conferenza stampa del Sottosegretario Giovanardi ha suscitato la comprensibile protesta di Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, che ha denunciato l'uso strumentale della funzione di rappresentante del Governo da parte del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e ha protestati per un'azione che ha le caratteristiche dell'intimidazione nei confronti dei magistrati che stanno ancora indagando sulla strage;
la Presidente Bonfietti ha, ad avviso degli interpellanti, giustamente parlato di provocazione a proposito dell'illustrazione delle proprie tesi da parte del Sottosegretario Giovanardi durante la visita al Museo della memoria, luogo che tiene vivo il dolore e il ricordo delle vittime e che non deve essere utilizzato per nessun altro fine;
è molto grave che il Sottosegretario Giovanardi continui a sostenere una tesi in aperto contrasto con le sentenze della magistratura italiana e con le richieste di rogatoria internazionale sottoscritte dai suoi colleghi di Governo, e lo faccia non come cittadino o senatore ma come rappresentante del Governo italiano utilizzando le sue sedi di rappresentanza territoriale come la prefettura di Bologna -:
se il Sottosegretario Carlo Giovanardi si sia espresso a titolo personale – e, in tal caso, a che titolo siano stati usati i locali della prefettura di Bologna quale sede della conferenza stampa citata in premessa e se non consideri censurabile un'azione che, abusando impropriamente, ad avviso degli interpellanti, del ruolo istituzionale ricoperto dallo stesso Sottosegretario, delegittima le richieste di rogatoria internazionale sottoscritte da suoi colleghi in base alla sentenza ordinanza del giudice Rosario Priore del 1999 – ovvero se il Sottosegretario si sia espresso a nome del Governo e, in tal caso, sulla base di quali elementi e con quale finalità ciò sia avvenuto, essendo gravemente inopportuno che il Governo metta in discussione sentenze della magistratura.
(2-00895)
«Vassallo, Colaninno, Benamati, Bachelet, Gentiloni Silveri, Marantelli, Merloni, Martella, Castagnetti, Causi, Marco Carra, Tempestini, Tocci, Santagata, Marchignoli, Giorgio Merlo, Nicolais, Verini, Albonetti, Soro, Bressa, Ginefra, Gozi, Sani, Bocci, Lucà, Viola, Gasbarra, Garofani, Rosato, Lovelli, Porta».