A Bologna. ADESSO!
Più di seimila persone per Renzi a Bologna (mai così dal 1980) dicono qual’è la direzione che il Pd deve prendere, prima possibile. Un partito aperto, leggero, pensante, plurale. Che ha salde radici nei valori della Costituzione, diffida degli artefatti ideologici e propone progetti concreti per far tornare l’Italia a crescere, rendendola meno diseguale. Che pensa e parla con parole che la gente capisce. È il partito che in molti avevano immaginato al momento della fondazione del PD e che oggi, dopo i passi indietro degli ultimi quattro anni, torna a dimostrare d’essere il progetto giusto e vincente.
Il talento, l’energia, la capacità di motivare e comunicare del leader sono una risorsa cruciale, un fattore determinante. Ma Matteo è il primo a riconoscere che un partito così non lo si costruisce solo per input del centro, non può essere piramidale. Quindi, il Pd cambierà solo se in ogni territorio si avranno voglia, coraggio, forza, persone credibili e idee per farlo cambiare. Non ci appassiona la discussione su chi è arrivato prima e chi dopo, su chi ha abbandonato il progetto originario e ora ritorna. Ci interessa collaborare con chiunque, da oggi, a Bologna e in Emilia-Romagna, voglia veramente costruire il Partito Democratico, quello nato nel 2007, nel solco dell’Ulivo.
Noi che ci siamo riconosciuti già dalle primarie del 2012 nel progetto di cui è interprete Matteo Renzi, abbiamo ora un unico obiettivo prioritario. Chiamare a raccolta e offrire un luogo per incontrarsi agli iscritti e agli elettori che vorranno insieme a noi partecipare al prossimo congresso a sostegno della sua candidatura alla leadership del Partito Democratico. I coordinamenti già attivi in ogni parte della provincia promuoveranno quindi la costituzione di «Comitati per Renzi Segretario del Pd» nei circoli e nei territori. Chiederemo quindi la disponibilità dello staff organizzativo della federazione e dei coordinatori dei circoli per poter concretamente raggiungere gli iscritti interessati.
Confidiamo di avere sin da subito tra noi e con noi, in questo sforzo, semplici iscritti, dirigenti, autorevoli personalità pubbliche che hanno già dichiarato il loro orientamento o lo faranno nel corso delle prossime settimane. Valuteremo insieme a loro quando e come modificare le forme di coordinamento che ci siamo dati sino ad ora affinché ciascuno si senta e sia pienamente parte del progetto politico che abbiamo scelto di condividere.
Una riflessione compiuta sulle candidature per gli organismi dirigenti territoriali non potrà che venire in un secondo momento, anche in considerazione delle modalità e dei tempi di svolgimento dei congressi ai vari livelli, su cui continuano ad esistere notevoli incertezze che noi auspichiamo siano definitivamente risolte dall’Assemblea Nazionale del 20 e 21 settembre. Riteniamo comunque corretto che Raffaele Donini, in quanto segretario uscente della federazione bolognese, abbia già dichiarato la sua intenzione di ripresentarsi per un secondo mandato e siamo disponibili ad approfondire, anche in un confronto diretto, i contenuti e gli obiettivi della sua proposta.